Giuseppe Antonio Borgese. Per un umanesimo “appassionato”
Annullamento e rinvio del Seminario MOD su Borgese
A fronte dell’emergenza sanitaria legata alla diffusione del Coronavirus e in ottemperanza alla nota del Rettore dell’Università di Palermo -riguardante le misure cautelari, adottate fino al 9 marzo, che prevedono la sospensione di “tutte le manifestazioni o iniziative di qualsiasi natura, sia in luoghi chiusi sia aperti al pubblico, di carattere culturale, scientifico e formativo quali, a titolo esemplificativo, convegni, eventi, seminari, Open day , Erasmus day etc.”- spiace comunicare l’annullamento del Seminario Mod su “Giuseppe Antonio Borgese. Per un umanesimo appassionato”, previsto per il 5-6 marzo e il suo rinvio a data da decidere.
In questo nostro controverso presente contraddistinto dall’affermarsi dei partiti sovranisti e dall’affiorare di insensati rigurgiti nazionalisti, si riscopre l’attualità di Giuseppe Antonio Borgese, di quel suo formidabile riattraversamento della nostra storia che è, per esempio, Golia. La marcia del fascismo. Un libro molto caro a Leonardo Sciascia che scrisse una postfazione per l’edizione francese del 1986 curata da René Étiemble. Per noi, come per lo scrittore di Racalmuto, rileggere quest’opera è un modo di conoscere meglio l’Italia, un modo cioè di interrogare il valore conoscitivo della letteratura nella modernità. E non solo. Anche il mondialismo di Borgese, il suo continuo sconfinare, il suo allargare “i cerchi” con l’intento di unificare ci appaiono oggi più che mai attuali. “Unità” è per Borgese “parola fondamentale” che riassume il senso della sua vita, come egli annota il 24 aprile 1935 in uno dei Diari recentemente pubblicati e come attesta un saggio del 1934 intitolato non a caso Poetica dell’Unità. Sciascia, nell’intenso dialogo intrattenuto con l’opera dello scrittore di Rubè, vi rilevò un dato peculiare della sua personalità e della sua concezione della letteratura come “sintassi della vita, del mondo, dell’uomo, di tutti gli uomini”. Una concezione che è l’esito di un modo di essere intellettuale ed è l’essenza di un umanesimo combattivo, propositivo, un umanesimo “appassionato”, alimentato costantemente da una tensione democratica e utopica, che ancora oggi mantiene inalterata la sua vitalità e acquista il valore di un esemplare richiamo alla responsabilità dell’intellettuale rispetto al proprio tempo.
INFORMAZIONI
Il Seminario si aprirà giovedì 5 marzo alle ore 15.00 (con relazione di: D. Perrone, M. Onofri, R. Giammattei, I. De Seta, F. Lo Piparo, S. Lupo). Il 6 mattina si svolgerà la seconda seduta plenaria (con relazioni di: A. Carta, A. Di Grado, S. Gentili, D. La Monaca). A seguire avrà luogo la Tavola rotonda Tempo di edificare? Il mestiere di scrivere oggi, in cui scrittori e intellettuali (tra cui Paolo Di Paolo, Matteo Marchesini, Evelina Santangelo, Elvira Seminara) discuteranno insieme sul tema proposto, a partire dall’appello lanciato da Borgese nel saggio del 1923, interrogandosi sulle forme del narrare contemporaneo. La chiusura dei lavori è prevista per le ore 14.00 di venerdì 6 marzo.
Il programma definitivo verrà pubblicato nel mese di febbraio sul sito della MOD.
Il Seminario si svolgerà nella sede del Rettorato dell’Università, presso Palazzo Chiaramonte-Steri, in Piazza Marina a Palermo.
La cena sociale avrà luogo la sera del 5 marzo al ristorante Osteria Ballarò (costo: 30 euro a persona). Per partecipare, occorre comunicare la propria adesione, entro venerdì 28 febbraio, all’indirizzo seminariomodpalermo2020@gmail.com (si prega di segnalare nella mail eventuali intolleranze alimentari).
Per ulteriori informazioni e per un supporto organizzativo: seminariomodpalermo2020@gmail.com