Cui prodest?

Cui prodest?

L’utilità della letteratura italiana in ottica interdisciplinare, multidisciplinare e transdisciplinare.

 

Rivista “Kepos”

Call for papers n. 2/2002

 

L’incontro-scontro delle due culture (umanistica e scientifica in senso stretto) in Italia, nell’ultimo secolo, ha provocato non poche polarizzazioni semantiche e facili bias cognitivi, fino a creare – soprattutto nell’ultimo ventennio – il pregiudizio dell’inutilità degli studi umanistici, ovvero fino ad assegnare loro uno statuto di secondo livello rispetto a una formazione tecnico-scientifica.

Ragione e colpa non si possono separare con un taglio netto: l’umanista del nuovo millennio tarda a entrare in gruppi multidisciplinari, che spesso ancora considera – in controtendenza rispetto all’ottica internazionale – con scetticismo, ritrosia e sospetto.

Per il secondo numero del 2022 di “Kepos” si vorrebbero pertanto raccogliere contributi che riflettano, nello spirito di una pubblica e scientifica smentita dei pregiudizi di cui sopra, sull’utilità degli studi umanistici – e in particolare della letteratura italiana – in relazione alle altre letterature, antiche o straniere, e alle loro metodologie, ad altre discipline, più o meno affini, sino ad arrivare ad approcci, innovativi nel panorama scientifico nazionale, che coinvolgano anche le scienze cosiddette ‘dure’, l’economia, la statistica.

I saggi, opportunamente adeguati alle norme redazionali della rivista, dovranno pervenire
all’indirizzo redazione@keposrivista.it entro il 15 aprile 2023.

link al sito della rivista: http://www.keposrivista.it/