Immagini e rappresentazioni della fragilità nella cultura italiana dal Novecento…
Visioni d’Istria, Fiume, Dalmazia nella letteratura italiana
Convegno internazionale
Per un diverso approccio alla conoscenza della realtà, delle tradizioni e della cultura dei territori d’oltre Adriatico, già insediamento plurimillenario italiano, gradualmente abbandonato a causa di successivi esodi fra Ottocento e Novecento, fino al più devastante alla fine della seconda guerra mondiale, viene proposto agli studiosi della letteratura italiana di rintracciare, fra i testi scritti in italiano nei vari secoli, opere letterarie che riferiscano di visioni dell’Istria o di Fiume o della Dalmazia non soltanto con riferimento a vedute paesaggistiche delle coste, delle città, delle isole, ma anche dei costumi, degli interni, delle bellezze umane, delle espressioni artistiche, a prescindere dal fatto che l’autore riferisca di cose viste davvero o qualsiasi sorta di visione pure indiretta, fantastica, onirica.
Per Istria, Fiume e Dalmazia nel complesso qui s’intende quell’insieme di territori che sta fra Trieste e l’Albania escluse. Non si tratta necessariamente di cercare scritti di giuliano-dalmati, ma di autori di qualsiasi estrazione, purché le opere siano scritte in italiano e/o in dialetti italiani o anche in latino, questo però soltanto se l’autore scriveva anche in italiano (per es. altre opere, lettere, memorie, ecc.); non si dà alcun limite cronologico per cui la ricerca può spaziare dalle origini della letteratura italiana a oggi. Si tratta di un argomento nuovo sul quale non esiste una bibliografia critica preconfezionata.
Il congresso si celebrerà a Trieste (Civico Museo della Civiltà Istriana, Fiumana e Dalmata, Via Torino 8) nei giorni 7 e 8 novembre 2019, anche con sessioni parallele.
Hanno già assicurato la loro adesione:
Anna Bellio (Milano)
Ilvano Caliaro (Udine)
Ilaria Crotti (Venezia)
Pietro Frassica (Princeton, NJ, Stati Uniti d’A.)
Vicente Martin Gonzalez (Salamanca, Spagna)
Pedro Luis Ladron de Guevara (Murcia)
Franco Musarra (Lovanio, Belgio))
Nedjeljka Balić-Nižić (Zara, Croazia)
Maria Pagliara (Bari)
Donato Pirovano (Torino)
Paola Ponti (Milano)
Andrea Rondini (Macerata)
Antonio Saccone (Napoli)
Laura Sanguineti White (Rutgers, NJ, Stati Uniti d’A.)
Antonio Sichera (Catania)
Ulla Schroder (Nimega, Olanda)
Michela Toppano (Marsiglia, Francia)
Corrado Viola (Verona)
Zosi Zografidou (Salonicco, Grecia)
Ciascun collega può estendere il presente invito ad altri studiosi (per es. colleghi e collaboratori). Coloro che prevedono di partecipare sono pregati di compilare e inviare il modulo allegato al più presto e comunque entro venti giorni, onde agevolare l’organizzazione e l’accoglienza.
Le proposte di interventi (15 minuti) saranno accettate nei limiti del possibile e in ordine di arrivo. I programmi, comprensivi di tutte le informazioni necessarie, saranno spediti a chi restituirà la scheda di adesione.
Chi desidera che il proprio intervento sia pubblicato negli Atti consegnerà il testo definitivo (carta e testo digitalizzato), di non più di 20.000 battute (spazi e note inclusi), redatto secondo le norme della «Rivista di letteratura italiana», entro la fine del simposio. Le norme, oltre che essere qui allegate, sono riportate in fondo a ogni copia della rivista e consultabili nel sito www.libraweb.it
Le adesioni devono essere inoltrate a I.R.C.I., Istituto Regionale per la Cultura Istriano-fiumano-dalmata, Via Duca d’Aosta 1, 34123 Trieste, Italia; tel: +39.040.639188, fax +39.040.639161, posta elettronica irci@iol.it (alla c. a. del Direttore dott. Piero Delbello).
Informazioni di carattere scientifico possono essere chieste a giorgio.baroni@unicatt.it e benussic@units.it.