MOD PER LA SCUOLA

(Società italiana per lo studio della modernità letteraria)

 

 

Il canone della letteratura italiana del Novecento e i programmi scolastici

 

 

Perugia - Università degli Studi
Facoltà di Lettere e Filosofia, Aula delle Adunanze, 7 maggio 2009, ore 15.00

 

 

 

 

Prima parte: coordina Sandro Gentili

 

ore 15.00

Sandro Gentili (Università di Perugia), Presentazione

 

ore 15.15

Gilda Policastro (Università di Perugia), La novella

 

ore 15.35

Massimiliano Tortora (Università di Perugia), Il romanzo del Novecento (1900-1950)

 

ore 15.55

Franco Petroni (Università di Perugia), Il romanzo del Novecento (dal 1950 a oggi)

 

ore 16.15

Daniele Piccini (Università per Stranieri di Perugia), La poesia

 

ore 16.40

Michelina Vermicelli (Università di Perugia), La bella letteratura.

 

 

 

Seconda parte: coordina Lina D'Andrea

 

ore 17.00

Lina D'Andrea (Liceo classico ÒMariottiÓ Perugia), Il canone letterario del Novecento nei programmi della scuola superiore

 

ore 17.20

Maria Rita Rossi (Istituto d'Istruzione Superiore ÒAngeloniÓ Terni), L'esperienza della SSIS dall'Università alle scuole superiori

 

ore 17.40

Dibattito

 

 

 

Relazione dell'incontro di studio

 

 

L'incontro di studio è stato preceduto da una serie di riunioni e contatti con i docenti di scuola superiore, per determinare quali siano attualmente i più problemi relativi all'insegnamento della letteratura contemporanea. Si è inoltre proceduto a individuare le antologie di maggiore diffusione nelle scuole, per poi tenerle in particolare considerazione nel corso del convegno.

L'incontro di studio ha visto la partecipazione degli studenti universitari del corso di Letteratura italiana contemporanea, di diplomati della SSIS di Perugia, di docenti di scuole secondarie (soprattutto dei Licei classici e scientifici di Perugia e Terni), di alcuni studenti di scuole secondarie (soprattutto dei Licei classici e scientifici di Perugia e Terni). Nel complesso i presenti sono stati circa 80-90.

Le prime relazioni hanno studiato il canone del Novecento per generi letterari: alcune hanno preso in considerazione le principali antologie d'autore e le storie e antologie scolastiche (in particolare Gilda Policastro, Sandro Gentili, Massimiliano Tortora). Molto rilievo è stato concesso alla letteratura della seconda metà del Novecento, come quella più sacrificata nei programmi scolastici; al riguardo sono emerse anche nuove proposte di canone (in particolare della novella e del romanzo con Gilda Policastro e Franco Petroni, e della poesia con Daniele Piccini).

La relazione di Michela Vermicelli si è soffermata sull'insegnamento della letteratura contemporanea nella SSIS di Perugia: sono stati illustrati i programmi, le metodologie d'insegnamento, i rapporti con i supervisori, le scelte degli studenti nella prova finale del tema di letteratura italiana.

Le relazioni delle due professoresse liceali, Lina D'Andrea e Maria Rita Rossi, sono state incentrate sul canone letterario novecentesco in rapporto ai programmi scolastici. Particolare importanza è stata attribuita alla possibilità di una diversa suddivisione nel triennio della letteratura italiana, soprattutto all'opportunità di anticipare autori (fino a Foscolo compreso) nei primi due anni, in modo da avere maggior tempo a disposizione nel terzo per la letteratura contemporanea. D'Andrea ha illustrato il canone di 8 autori del Novecento attualmente vigente nel liceo clssico ÒMariottiÓ di Perugia (canone concordato fra i docenti e naturalmente soggetto a periodiche revisioni). Rossi ha anche illustrato il proprio rapporto fra insegnamento SSIS e liceale, elencando i seminari SSIS di letteratura contemporanea riutilizzati in ambito scolastico previe opportune rimodulazioni.

Il dibattitto, che ha visto coinvolti altri docenti universitari e di scuola secondaria e vari studenti di scuola secondaria (si è protratto per un'ora e mezza), è risultato interessante anche per la sottilineatura (ad es., da parte del prof. Pasquale Guerra) dell'ampio spazio concesso dai nuovi programmi del biennio all'insegnamento della letteratura contemporanea (è seguita esemplificazione attraverso antologie e programmi dei docenti; al riguardo, importante anche l'intervento del prof. Leonardo Speranza del ÒclassicoÓ di Perugia). Dagli studenti è emersa l'ipotesi di distribuire la letteratura italiana contemporanea nei tre anni, con letture programmate (specialmente di narrativa) per ognuno di essi, cos“ da giungere all'ultimo con una base di conoscenze già sufficientemente estesa. Fra gli stessi è risultata condivisa l'esigenza della lettura di romanzi di stretta attualità: nella dichiarazione delle loro ultime letture sono infatti apparsi nettamente maggioritari.