di Elena Rondena Il passaggio da un’epoca a un’altra porta…
Alle due sponde della cortina di ferro
Le culture del dissenso
a cura di Claudia Pieralli, Teresa Spignoli, Federico Iocca, Giuseppina Larocca, Giovanna Lo Monaco.
Descrizione
Il volume restituisce un quadro complesso delle diverse forme di cultura del dissenso che dagli anni Cinquanta in poi interessano l’Ovest e l’Est europeo, come l’area francoitaliana e quella slavo-orientale (Russia, Bielorussia e Ucraina Sovietiche). Queste aree risultano contraddistinte dalla nascita di forme di contestazione nei confronti dell’establishment culturale e politico che si manifestano in modo antitetico (e con conseguenze diverse) sia in rapporto agli eventi storici che segnano il periodo 1956-1991, sia al tipo di stato in cui tali forme si diffondono. In una prospettiva analitica che privilegia la descrizione della nascita e dello sviluppo dei fenomeni controculturali, si propone per la prima volta un “atlante del dissenso”, propedeutico alla comprensione di un periodo nevralgico della storia europea, caratterizzato, dalla fine della Seconda Guerra Mondiale in poi, dall’asse che separa l’Europa occidentale da quella orientale, compresa nella sfera di influenza del blocco sovietico.
Autore
Claudia Pieralli, ricercatrice senior di Slavistica (Letteratura Russa) presso l’Università degli Studi di Firenze, è autrice di studi e progetti sul rapporto tra scrittura, testimonianza e totalitarismo in URSS. Ha inoltre pubblicato due volumi e altri saggi sull’estetica teatrale e filosofica russa del primo Novecento in varie lingue europee.
Teresa Spignoli, professore associato di Letteratura italiana moderna e contemporanea presso l’Università di Firenze, ha pubblicato numerosi studi sulle avanguardie del secondo Novecento, dedicando particolare attenzione ai rapporti tra letteratura e pittura, in progetti di ricerca e monografie.
Il volume è frutto del progetto “Alle due sponde della cortina di ferro. le culture del dissenso e la definizione dell’identità europea tra Italia, Francia e URSS (1956-1991)”, sul sito https://www.culturedeldissenso.com/.