Postille d’autore. Dal cartaceo al digitale a cura di A.…
Figure della violenza di genere in adolescenza
Sala Protomoteca, Campidoglio, Roma
Sabato 27 ottobre 2018 9.00-18.00
MEDAGLIA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
La giornata nazionale di studi, dedicata alla violenza di genere in adolescenza – che ha ottenuto come Premio la Medaglia del Presidente della Repubblica – promossa dalla Sapienza(Dottorato in Studi storico-letterari e di genere), dall’Associazione Nazionale Magistrati, dall’Associazione Romana per la Psicoterapia dell’Adolescenza, in partenariato con l’Associazione Nazionale Presidi, e l’Associazione Differenza Donna – intende offrire alla società civile, alla città di Roma, e al Paese, un’occasione di confronto e riflessione alta sulle tante declinazioni culturali – ontologiche, antropologiche, psichiche, storiche, filosofiche, artistiche, letterarie e sociologiche – di un tema che rappresenta una ferita sociale aperta, al fine di contribuire al disvelamento progressivo di una piegatura malsana del tessuto umano.
L’evento, per la sua rilevanza istituzionale, culturale e sociale coinvolge ambiti diversi ma con- vergenti: magistratura, giornalismo, psicoanalisi, centri antiviolenza, il mondo della scuola e dell’università, la formazione e la ricerca scientifica per aprirsi alle famiglie, alle realtà aggregati-ve giovanili di svago e di aiuto, ai singoli cittadini. A confrontare e condividere esperienze, stu-di, sguardi, pubblici e intimi, per far riflettere, a partire da molteplici posizioni osservative, co-noscitive e istituzionali, la questione della violenza di genere in adolescenza, si svilupperà un dialogo fra saperi al quale sono invitati autorevoli esperti nei diversi settori.
I temi saranno affrontati sul piano della consapevolezza personale e collettiva, del pensiero e della memoria, delle rappresentazioni, degli stereotipi e degli immaginari sociali, civili, letterari, delle coscienze collettive e individuali, nella storia e per la storia, a riconoscimento del male nel fiore.
Una giornata di studi per parlare alle coscienze, e sotto di esse, del “senso” lungo, sotterraneo e sinuoso di tanta violenza svalorizzata, designificata, sommersa, incompresa e negata, taciuta, minacciata, che riappare nell’eclatanza spettacolarizzata del fatto gravissimo come esaltazione della personale e pubblica contrarietà che sponsorizza il successivo episodio di abominio; cono-scenza di un inconoscibile ove spesso viene relegata la violenza di genere, veleno pubblico e privato insinuato nelle radici del fiore.