I periodici illustrati nell’Italia del secondo dopoguerra

I periodici illustrati nell’Italia del secondo dopoguerra

Testo e immagine tra arte, cinema e letteratura

CFP del numero monografico della rivista Elephant & Castle (n. 35 – 2025)

a cura di Stefano Locati, Università IULM (Milano), Dario Boemia, Università IULM (Milano), Elena Gipponi, Università IULM (Milano) e Jelena Lalatovic, Institute for Literature and Art (Belgrado)

 

https://elephantandcastle.unibg.it/index.php/eac/callforpapers

 

Questo numero di Elephant & Castle (35) intende indagare i periodici illustrati italiani negli anni della ricostruzione dopo la Seconda guerra mondiale (1945-1957), quelli che Fausto Colombo definisce gli anni della “normalizzazione repubblicana” (Colombo 2015). L’intento è in particolare studiare il proficuo e instabile rapporto tra immagine e testo nell’impaginato di questi periodici, che hanno fatto della componente visuale un elemento centrale della loro identità.

Dopo i primi rotocalchi d’attualità apparsi tra le due guerre e chiusi tra il 1939 e il 1943 dal fascismo, a partire dal 1945 i maggiori editori italiani tornano a puntare su un formato che alle sue prime apparizioni aveva messo in discussione le gerarchie, a livello editoriale, tra quotidiani e settimanali (Piccole Stella e Rossi, 1964) e, a livello testuale, tra parole e immagini (De Berti e Piazzoni 2009, Andreani 2018). Il periodo che viene preso in esame vede l’editoria quotidiana arenarsi nell’immobilismo, di contro si registra il crescente dinamismo dei settimanali (Farinelli et al. 1997, Murialdi 2006, Tranfaglia 2007), capaci di parlare a un pubblico sempre più ampio di temi e questioni trasversali (Lombardo e Pignatel 1985, Forgacs e Gundle 2007). Nelle edicole confluiscono sia le nuove serie di testate già esistenti (“Oggi”, “Tempo”, “Domus”, “Casabella”, “Cinema”, …), che quelle di nuova pubblicazione (“L’Europeo”, “Il Mondo”, “Epoca”, “Cinema nuovo”, “Fiera letteraria”, …) (Ferretti e Guerriero 2010). Le cose cominceranno a cambiare sul finire degli anni Cinquanta, in concomitanza col boom economico (Contorbia 2009).

A caratterizzare questo genere periodico è la presenza delle immagini, in forma di vignette, illustrazioni e soprattutto fotografie, che si moltiplicano e invadono ogni spazio dell’impaginato. I periodici illustrati possono così essere avvicinati a quello che Cometa (2016) definisce iconotesto. Le immagini vengono inserite in una griglia di impaginazione molto più varia, articolata e accattivante, acquistando così una centralità inedita e mutando il rapporto con i testi scritti. Rimediando vecchie strutture discorsive alla luce delle nuove possibilità espressive, si affermano forme di racconto inedite come documentari fotografici, fotoreportage, fotoromanzi, che rendono inestricabile la relazione tra la componente scritta e quella visiva. Di conseguenza, tutte le forme tradizionali di scrittura sono costrette a fare i conti con tali mutamenti mediali.

L’intento di questo numero è indagare l’evoluzione del rapporto tra testo e immagine nei periodici e le loro interazioni. Inoltre, si vuole prendere in considerazione il ruolo svolto da queste pubblicazioni nella costruzione dell’immaginario collettivo in una chiave comparativa (guardando ai modelli stranieri e/o di diverse epoche storiche) e nell’analisi dei legami tra tecniche di stampa, politiche editoriali e orizzonti d’attesa. Per poter comprendere questi fenomeni occorre infatti una prospettiva comparatistica, che permetta di valutare i fenomeni italiani alla luce del più ampio contesto europeo e internazionale, e interdisciplinare, capace di mettere insieme lo studio dei periodici con gli studi visuali, letterari, cinematografici, artistici, culturali e storici. L’obiettivo è quello di far convergere i diversi filoni di ricerca verso una prospettiva teorica che consenta non solo di riflettere sui testi e sulle loro specificità, ma anche di ragionare sulle dinamiche editoriali e il loro impatto sulla cultura e la società del tempo.

I contributi potranno riguardare i seguenti campi di ricerca, pur non essendo limitati a essi:

  • Le funzioni delle immagini in un contesto pubblicistico che le vede protagoniste;
  • Le funzioni dei testi in un contesto pubblicistico in cui la componente verbale è spesso ridotta a “colonna sonora”;
  • Il mutamento nel dopoguerra della critica artistica, cinematografica e/o letteraria rivolta al pubblico allargato dei rotocalchi e delle riviste illustrate all’interno della temperie culturale del neorealismo;
  • Testi e paratesti di racconti e romanzi a puntate pubblicati su rivista;
  • Rappresentazione dell’industria e dei set cinematografici, racconto dei film e delle esperienze autoriali;
  • La rappresentazione visiva/fotografica e testuale di intellettuali, artisti e protagonisti del dibattito culturale;
  • Lo spazio del fumetto e delle narrazioni grafiche;
  • Recensioni e reportage sulle grandi manifestazioni artistiche (biennali, fiere d’arte, esposizioni…);
  • Vicende editoriali delle testate e i movimenti tra il “centro” e le “periferie” della stampa italiana;
  • Oscillazioni e riletture nella rappresentazione di gruppi/culture etniche, sottoculture, il movimento femminista, il movimento delle donne, la sottocultura femminile, comunità sociali e politiche;
  • Posizionamento del caso italiano in relazione all’industria editoriale europea e internazionale;
  • Implicazioni teoriche e metodologiche inerenti allo studio dei periodici illustrati.

Gli articoli saranno sottoposti a procedura di doppia peer review, secondo le modalità previste dalla rivista.

Le proposte di articoli devono seguire le norme tipografiche della rivista.

Sono ammessi testi in lingua italiana e inglese.

Per essere considerate, le proposte di articoli devono essere accompagnate da:

– un abstract nella lingua di stesura e in inglese (max. 1000 battute, spazi inclusi);

– cinque parole chiave (nella lingua di stesura e in inglese);

– una breve nota biobibliografica (max. 1000 battute, in italiano e in inglese).

Le proposte dovranno pervenire alla redazione della rivista (elephantandcastle@unibg.it) e ai quattro curatori Stefano Locati (stefano.locati@iulm.it), Dario Boemia (dario.boemia@iulm.it), Elena Gipponi (elena.gipponi@iulm.it) e  Jelena Lalatovic (lalatovicj@protonmail.com) entro e non oltre mercoledì 31 luglio 2024.

La comunicazione delle proposte selezionate avverrà entro mercoledì 4 settembre 2024.

I contributi completi (salvo eccezioni da motivarsi espressamente, da comprendersi entro min. 25.000, max. 35.000 caratteri, spazi e note incluse; bibliografia non compresa nel computo), eventualmente corredati di immagini libere da diritti, dovranno essere caricati sul sito della rivista entro e non oltre mercoledì 15 gennaio 2025.

Eventuali osservazioni dei curatori a seguito delle procedure di peer review saranno comunicate entro venerdì 28 febbraio 2025. I contributi dovranno essere consegnati dagli autori, con le revisioni apportate, entro lunedì 31 marzo 2025.

La pubblicazione del numero è prevista per il mese di luglio 2025.