Scomparsa di Mario Graziano Parri

Scomparsa di Mario Graziano Parri

Il 24 agosto è venuto a mancare all’età di 85 anni il poeta, narratore e saggista Mario Graziano Parri. Il Direttivo Mod ne dà il triste annuncio, stringendosi al dolore dei suoi familiari e della sua compagna di vita, Simona Costa, Presidente della Mod dal 2017 al 2021 e professore Emerito presso l’Università degli Studi Roma Tre.

Fondatore e direttore dal 1996 della rivista interdisciplinare «Caffè Michelangiolo», è stato tra i protagonisti della cultura, in special modo fiorentina, conferendo sempre con sensibilità e intelligenza, tramite molteplici iniziative e l’intera sua attività critica e creativa, ampio spazio alla poesia e alle proposte di scrittrici e scrittori di diversa provenienza e formazione, tanto attento agli esordi dei giovani quanto alle prove più mature. Tra i giurati del Premio Viareggio-Répaci per oltre un decennio, ha saputo, in anni difficili per la poesia e la letteratura, dare un contributo di grande spessore culturale e umano al mondo delle lettere, con la sua opera certo, ma anche con il suo fare gentile e attento, con la sua preziosa disponibilità e con progetti condivisi con passione ed entusiasmo.

Autore di una pièce (Figliol prodigo, Firenze 1985) e di saggi su periodici e in volume (fra cui la monografia Domenico Giuliotti, Roma 1971), ha scritto racconti (Santi all’inferno, Firenze 1960; Effleurage, Boston 1980) e romanzi: La signora del gioco(Firenze 1984), Magenta Petrel (Milano 1990) e il più recente La cena è alle otto (Torino 2013).

I suoi primi libri di versi da Vigilia d’armi (1957) a Ali di vetro (1963), da Poesie del silenzio (1967) a Se parla la spiga d’estate (1981, premio Dino Campana) sono caratterizzati da una ricercata compostezza e da un distintivo gusto intellettuale. Alla raccolta Questa è la rosa e qui danza (1982, premio Pisa) seguono Codice occidentale (1983) e La notte precedente il nostrofuturo (1985, premio Circe-Sabaudia).

Dopo un lungo silenzio, giunge alle stampe Stella di guardia (2001, premio Giuseppe Giusti) dove sono raccolti testi scritti dal 1996 al 2000. Della fine del 2008 è Di gloria e di polvere. Poesie 1957-2007, raccolta antologica che presenta in un unico volume parte della produzione, a partire da Ali di vetro fino ai testi D’occasione e altro scritti tra il 2004 e il 2007, con l’aggiunta di una sezione inedita posta all’inizio del libro, La mente ospitale, titolo che ben riassume l’apertura intellettuale e il costante dialogo con la tradizione, cifre essenziali del suo fare poetico di questi anni.

E alla poesia, ai versi di Parri tratti da Les voix sont là où nous tendons l’oreille, affidiamo il nostro ultimo estremo saluto: «perché molto c’è nel mondo che non muore e il buio / come vedi si può illuminare».