Sinking into the Mediterranean
CALL FOR PAPERS (ENG)
Sinking into the Mediterranean: Reading and Narrating the Refugee Crisis in Italy and Beyond
Split, September, 20, 2019
“Che fuoca a mare che c’e stasera”
(“What fire at sea there is tonight”)
Sicilian swing song, 1950
Subjected to what some would term burdensome refugee flows, Europe is tightening border controls leaving tens of thousands of migrants stranded in the Mediterranean. Sinking into the Mediterranean: Reading and Narrating the Refugee Crisis in Italy and Beyond Conferenceaims at providing a platform for multidirectional discussions and open debate on the subject of the ongoing Mediterranean and Europeanrefugee crisis. Alongside this situation, the question of mediation is vital. The ever increasing diffusion of digital technology has in fact given rise to a proliferation of screens, devices and images that reflect, in everyday life, fears and terrors of a globalized world. In this regard, Sinking into the Mediterranean: Reading and Narrating the Refugee Crisis in Italy and Beyond Conferencewill focus on the reinterpretations of the crisis in contemporary literature and visual culture.
According to World Press Photo winner Kalpesh Lathigra, “public perceptions of refugees are shaped by the narrow lens through which they are most often presented: drama and victimhood” and photographers, editors and the commissioning organizations all share a degree of responsibility for the “boats and camps” images that dominate visualizations of the refugees. However, European film, literature and visual arts are slowly moving away from effet de typique, from stereotyping, refusing to subordinate their narratives to the spectator’s / reader’s prejudices and expectations, portraying the clash of civilizations in the Mediterranean in rather innovative ways, depicting a sense of complexity and mixed feelings that lurks between European civilized refinement and tough border regimes.
Proposals may concern presentations of formal academic papers, brief provocations leading to open discussions, performance lectures, screenings of visual work and workshops. The conference welcomes proposals in the areas of (but certainly not limited to): forced displacement, “who is a refugee” debate, the denationalized, borderscapes, border regimes, border-crossing struggles, multiculturalism in-between spaces, hybrid spaces heterotopias, otherness, boundaries and communities, activism, transnationalism, strategies of survival, solidarity, connections between the social struggles of the locals and the migrants; ambiguous loss, gendered aspects of immigration, disability and immigration, fear policies, xenofobia, neocolonialism, art and multicultural representations.
Interested contributors are invited to submit by May 25 an abstract of maximum 300 words to refmedconference@gmail.com. Abstracts should include: title, keywords, name of the author(s), name of the presenter, affiliation and full contact details. Participants will be notified by May, 31. Conference fee 50€.
CALL FOR PAPERS (ITA)
Affondando nel Mediterraneo: leggendo e raccontando la crisi migratoria in Italia e oltre
Spalato, venerdì, 20 settembre, 2019
“Che fuoca a mare che c’e stasera”
Canzone siciliana, 1950
Esposta a flussi migratori consistenti, l’Italia e l’Europa stanno aumentando i controlli di frontiera, chiudono i porti e si avvolgono col filo spinato lasciando migliaia di profughi in balia del Mediterraneo. Il convegno Affondando nel Mediterraneo: Leggendo e raccontando la crisi migratoria in Italia e oltreha intenzione di porsi come piattaforma per una discussione pluridirezionale e per un dibattito aperto sull’argomento della crisi migratoria in atto in Europa e nel Mediterraneo. La sempre maggiore diffusione della tecnologia digitale ha portato alla proliferazione di schermi e, di conseguenza, d’immagini che riflettono, nella vita di tutti i giorni, le paure e gli orrori del mondo globalizzato. Pertanto,‘Affondando nel Mediterraneo: Leggendo e raccontando la crisi migratoria in Italia e oltre’si concentrerà sulle interpretazioni della crisi nella letteratura contemporanea e nella cultura visuale.
Secondo il fotografo Kalpesh Lathigra, vincitore di World Press Photo “la percezione pubblica dei rifugiati si forma attraverso le lenti ristrette con cui spesso ci vengono presentati: il loro dramma e il loro essere vittime”; questo fa sì che i fotografi, editori e gli enti che commissionano il materiale in questione condividono tutti un certo grado di responsabilità per l’immaginario in stile “boats and camps” che domina le rappresentazioni dei rifugiati. Ciononostante, il cinema europeo, la letteratura, la fotografia e le arti visive si stanno lentamente allontanando dall’effet de typique, dagli stereotipi, rifiutandosi di sottomettere le loro narrazioni ai pregiudizi dello spettatore / lettore e alle sue aspettative; cercano così di affrontare lo scontro di civiltà nell’Italia e nel Mediterraneo in un modo diverso, innovativo, cercando di illustrare il profondo senso di complessità e i sentimenti ambigui che si nascondo tra la raffinatezza civile di ciò che è europeo e le sempre più dure politiche nelle zone di confine.
Sono gradite proposte d’intervento riguardanti la migrazione forzata, il dibattito sullo status stesso del profugo, le politiche e le storie di confine, i senza nazione, il multiculturalismo negli spazi di mezzo, gli spazi ibridi, le eterotopie, i confini dell’alterità e delle comunità, attivismo, transnazionalismo, strategie di sopravvivenza, solidarietà, legami tra le lotte sociali delle popolazioni locali e quelle dei migranti; perdita ambigua l’immigrazione e il genere, disabilità e immigrazione, le politiche della paura, xenofobia, neocolonialismo, arte e le rappresentazioni multiculturali ecc.
Le proposte d’intervento possono vertere sui case studies come film, scrittori, dinamiche di circolazione e di costruzione dell’immaginario legato alla crisi migratoria nei contesti specifici, ma oltre agli interventi accademici verranno prese in considerazione anche brevi provocazioni culturali mirate a generare dibattito, letture, performances, proiezioni di materiale visuale (film, fotografie, animazioni ecc.), laboratori.
Le proposte d’intervento (max 300 parole), corredate da un breve profilo biografico, titolo, cinque parole chiave dovranno essere inviate all’indirizzo refmedconference@gmail.com entro e non oltre il 25 maggio. La conferma dell’accetazione della proposta verrà notificata entro il 31 maggio 2019. Conference fee 50€.